Genoma della vite

Pubblicato l'articolo sul sequenziamento del genoma della vite dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige
L'articolo pubblicato sulla rivista internazionale PLoS ONE e' liberamente disponibile sul sito della rivista

Mercoledì, 19 Dicembre 2007

E' concluso questa notte il percorso scientifico del sequenziamento del genoma del Pinot nero dall'Istituto Agrario di San Michele all'Adige con la pubblicazione scientifica del lavoro sulla rivista PLoS ONE (http://www.plosone.org/doi/pone.0001326)
Il dottor Roberto Viola, direttore del Centro Sperimentale così ripercorre le tappe che hanno portato Iasma alla pubblicazione del genoma della vite: “L'attività di sequenziamento è iniziata il primo ottobre 2005; nel marzo 2006 è stata annunciata la copertura del genoma, il cui completamento è datato 31 ottobre; il 19 dicembre 2006 le sequenze del codice genetico della vite sono state depositate nelle banche dati internazionali e nel gennaio 2007 è stato annunciata la disponibilità delle sequenze nelle banche dati della comunità scientifica internazionale in occasione del convegno di San Diego in California. A maggio 2007 sono state aggiornate le banche dati internazionali con annotazione le geniche; il 19 dicembre 2007 si completa così il percorso dell'intero progetto con la sua pubblicazione scientifica sulla rivista PLoS ONE.
“Il contenuto del lavoro di San Michele è di elevato spessore, in particolare incentrato sulle applicazioni pratiche del miglioramento genetico della vite e in futuro del melo, progetto che quest'esperienza della vite ci garantisce di completare in tempi molto rapidi”, sottolinea Riccardo Velasco, coordinatore del Dipartimento di Biologia e Genetica molecolare dell'Istituto Agrario nonché coordinatore del progetto. “Noi siamo particolarmente orgogliosi di due cose. Primo, noi abbiamo assemblato il genoma del Pinot nero coltivato (non un suo derivato omozigote) che in pratica contiene due genomi. Secondo, abbiamo prodotto un autentico arsenale di oltre 2.000.000 di polimorfismi a singolo nucleotide, mappati sul genoma, essenziali per il miglioramento genetico. Ad esempio, abbiamo scoperto che oltre l'87% dei geni di Pinot nero contiene almeno un polimorfismo, e il 71% oltre quattro”.
“Il nostro obiettivo non era solo scoprire ma anche imparare. A questo riguardo, adesso abbiamo costruito un gruppo di ricercatori che è in grado di analizzare in maniera puntuale ed approfondita i genomi delle piante, incluso assemblaggio ed annotazione dei genomi. Il nostro obiettivo principale in questo momento è la decifrazione del genoma del melo. A questo punto ci chiediamo quando sia il caso di pubblicare, se a lavoro finito o in corso. E' vero che a IASMA siamo un gruppo di ricercatori relativamente limitato, periferici rispetto ai grandi centri dove grandi progetti di ricerca hanno luogo. Ciononostante, abbiamo dei vantaggi: a livello politico, gli amministratori locali, sono generosi nel supportare la ricerca, ed inoltre seguono i nostri lavori da vicino, esercitando un positivo stimolo al nostro lavoro

Allegato 3817_journal_pone_0001326.pdf 884,22 kB