Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Il 24 e il 28 novembre due iniziative della Scuola in collaborazione con la Biblioteca
Giovedì, 23 Novembre 2017
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne di sabato 25 novembre Scuola e Biblioteca hanno organizzato due iniziative:
VENERDI' 24 NOVEMBRE
9.15 collocazione del Posto occupato alla presenza del Dirigente scolastico
La Scuola aderisce alla Campagna ideata nel 2013 da Maria Andaloro e diffusa oggi in tutta Italia.
E’ un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza.
Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga.
9.30-12.40 Lezioni aperte
La mattina proseguirà con “Lezioni aperte” nell’atrio e nell’aula magna: ogni ora si alterneranno le classi guidate dai docenti di lettere che presenteranno riflessioni, video, letture, documenti, frutto del lavoro svolto nelle settimane precedenti.
Si parlerà di violenza nella storia, nella letteratura, nell’arte.
Saranno esposti cartelloni con dati, notizie, informazioni; si parlerà di stereotipi di genere, di linguaggio e immagini, delle molte forme di violenza quotidiana di cui è necessario acquisire consapevolezza, per costruire relazioni basate sul dialogo e sul rispetto. .
Tutti sono invitati a partecipare per lasciare un contributo personale di presenza e riflessione.
Affinché non ci siano più bisogno di posti occupati.
MARTEDI' 28 NOVEMBRE
La Biblioteca, con la partecipazione dell'Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento, presenta lo spettacolo teatrale:
La guerra di Tina. Ho sognato il mondo sopra un treno Seguirà dibattito con Andrea Casna, autore delle ricerche storiche per la stesura del testo |
Ambientato durante il primo conflitto mondiale, La guerra di Tina è il monologo di una ragazza che racconta gli eventi che hanno portato all’arresto suo e della madre, episodi della sua prigionia nel campo di Katzenau, successivamente il ritorno alla vita in paese nel primo dopoguerra e gli albori del fascismo. I temi trattati sono la condizione femminile, ieri e oggi, il rapporto fra potere e popolazione, guerra e oppressione. Il materiale storico di riferimento è costituito dalle testimonianze di donne trentine arrestate ed internate nei campi di prigionia austriaci o italiani.
Maggiori informazioni qui
L’iniziativa è riservata alle classi che hanno aderito alla proposta.
Altre rappresentazioni sono programmate in diverse località della provincia
I numeri
Sono 114 le donne vittime di femminicidio nei primi 10 mesi del 2017, più di uno ogni 3 giorni (4. Rapporto Eures sul femminicidio in Italia)
L’Istituto di ricerca , che raccoglie dal 1990 i dati sugli omicidi volontari in Italia, offre un profilo evolutivo del fenomeno, ribadendo l’inadeguatezza della risposta istituzionale alla domanda di protezione e aiuto delle donne vittime di violenza.
Tra il 2015 e il 2016 il numero di femminicidi in Italia è aumentato di nuovo, passando da 142 a 150 (+5,6%), soprattutto a causa di una forte crescita del fenomeno nelle regioni del Nord e del Centro.
Nel 2016 il 76,7% dei femminicidi è maturato in un contesto familiare e affettivo, con una prevalenza di motivazioni estremamente negative dovute a possesso e gelosia, ma anche all’isolamento e al disagio.
Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui il 72% in famiglia.
Tremila le donne vittime di omicidio volontario nel nostro Paese dal 2000.
Ai femminicidi si aggiungono le violenze quotidiane che sfuggono alle statistiche, ma che, se non intercettate in tempo, rischiano di fare altre vittime: sono infatti migliaia le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate. Per non parlare della violenza nel linguaggio in rete e sui media, dello sfruttamento dell’immagine del corpo femminile per fini commerciali e dell’odioso fenomeno della tratta per prostituzione.
Quasi 7 milioni, secondo i dati di un Rapporto ISTAT (2015 ), quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.
Preoccupante è anche il fenomeno dello stalking: secondo il Rapporto ISTAT sullo stalking (2016) sono quasi 3 milioni e mezzo in Italia le donne che nell'arco della propria vita hanno subito stalking, ovvero atti persecutori da parte di qualcuno, pari al 16% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Di queste, oltre 2 milioni sono le vittime di comportamenti persecutori dell'ex partner.
Ma il 78% delle donne che ha subito stalking, quasi 8 su 10, non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto.
Particolarmente grave e significativo il fatto che, in un quadro di generale diminuzione di reati, in Italia il numero delle donne vittime di violenza rimanga costante
Dal 2011 al 2016 il numero di omicidi è passato da 554 a 400,in ulteriore calo nei primi nove mesi del 2017.
Tuttavia aumentano le donne vittime di omicidi in famiglia nel 2016 e nel 2017: nel 2011 erano il 61% del totale, il 73% nel 2016 e al 71% (61 vittime) alla fine di settembre 2017.
E' urgente scardinare ogni stereotipo e una cultura improntata alla violenza e al sopruso di genere per educare i giovani al rispetto della persona e di ogni differenza.