Accreditamento e Certificazioni

Responsabile del Sistema Qualità FEM:

Email specifica Sistema Qualità: qualita.laboratori@fmach.it 

Accreditamento ACCREDIA secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 di alcuni laboratori FEM.
Per Accreditamento si intende il riconoscimento formale, volontario, rilasciato da parte di un ente terzo (rispetto agli altri due, cliente e laboratorio), della idoneità a determinare le caratteristiche di un prodotto/materiale in base a procedure specifiche.
Lo schema dell’Accreditamento è stato messo a punto dall’Unione Europea, al fine di permettere la libera circolazione di merci e prodotti sul territorio comunitario, senza necessità di controlli ripetitivi da parte delle autorità dei vari Paesi.
L’organismo di accreditamento nazionale è stato SINAL, Sistema nazionale per l’accreditamento dei laboratori, dal 1988 al 2009 e da allora ACCREDIA, Ente Italiano di Accreditamento, cui spetta il compito di verificare e sorvegliare nel tempo la conformità dei Laboratori alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 “Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura” e a proprie prescrizioni. Garantisce così gli utenti circa la competenza e l’imparzialità dei laboratori nell’effettuazione delle prove accreditate.
L'accreditamento attesta il raggiungimento di un livello di qualità nel lavoro di un Laboratorio di prova, verificando la conformità del suo sistema di gestione e delle sue competenze a requisiti normativi internazionalmente riconosciuti, nonché alle prescrizioni legislative obbligatorie.
Viene concesso ai laboratori dopo l’accertamento della competenza tecnica e gestionale in conformità ai requisiti previsti dalla norma succitata, UNI CEI EN ISO/IEC 17025, e alle prescrizioni ACCREDIA, mediante una prima Visita di Valutazione e tenuto sotto controllo mediante Visite di Sorveglianza (la prima dopo 6 mesi dall’ottenuto accreditamento, le altre a cadenza annuale, fino al rinnovo dell’accreditamento, previsto dopo 4 anni dal rilascio del Certificato di Accreditamento.
ACCREDIA è l’unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di accreditamento. Tale processo ha avuto, per altro, un ulteriore rafforzamento con lo stabilirsi degli accordi di mutuo riconoscimento tra gli organismi di accreditamento.
I metodi di analisi passibili di accreditamento possono essere sia ufficiali (descritti o richiamati in documenti normativi cogenti pubblicati su GU) o normalizzati (metodi pubblicati su norme internazionali, regionali-sovranazionali o nazionali o metodi pubblicati da organizzazioni tecniche ampiamente riconosciute a livello internazionale o nazionale, ad es. OIV, AOAC, UNI EN ISO, etc) che definiti dal laboratorio stesso (metodi interni).
L’ assicurazione della qualità dei risultati - nei limiti stabiliti dal metodo - è garantita almeno in termini di ripetibilità ed accuratezza tramite prove in doppio, uso di materiali di riferimento certificati, partecipazione a circuiti interlaboratorio, etc. con monitoraggi a cadenze fisse programmate, includenti l’impiego di carte di controllo. Questo approccio metodologico implica necessariamente attenzione continua alla formazione e all’aggiornamento del personale, prevede una gestione programmata delle apparecchiature e comunque “da sistema” verso qualsiasi problematica in una prospettiva di miglioramento continuo, puntando così al consolidamento della fiducia accordata dal cliente.
Il nostro laboratorio, identificato come FONDAZIONE EDMUND MACH – ISTITUTO AGRARIO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE e numero di accreditamento 0193, vanta questo riconoscimento dal 1998. 
A diverse matrici (vini, mosti, bevande spiritose, frutta, miele, formaggi, suoli, etc.) si applicano le più svariate tecniche analitiche, dai metodi classici alla gascromatografia, alla cromatografia liquida ad alte prestazioni con detector quali lo spettrometro massa-massa, quantificando così decine e decine di parametri, da quelli di base ai più sofisticati (pH, acidità, grado alcolico, fitofarmaci, isotopi stabili dell’idrogeno, del carbonio, dell’ossigeno e dell’azoto, metalli, molecole volatili, etc).
L’informazione puntualmente aggiornata dei parametri e delle matrici accreditate, ossia l’Elenco prove, è reperibile nel sito ACCREDIA attraverso il già citato numero di accreditamento 0193, o l'identificativo del Laboratorio FONDAZIONE EDMUND MACH – ISTITUTO AGRARIO DI SAN MICHELE ALL’ADIGE.

L'accreditamento ACCREDIA consente l'inserimento nell'Albo nazionale dei laboratori autorizzati al rilascio di certificati di analisi nel settore vitivinicolo dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Per visualizzare l' "Elenco prove accreditate" ed il "Certificato di accreditamento" in vigore, andate sul sito web di ACCREDIA www.accredia.it  nella specifica pagina Ricerche delle prove accreditate Laboratori ed, inserito il "Numero di accreditamento" 0193 nell'apposita casella di ricerca, premete sul bottone CERCA.

Cattura

A seguito dell’Accreditamento, il Laboratorio della Fondazione Mach rientra nell’elenco provinciale dei “Laboratori riconosciuti non annessi alle industrie alimentari che effettuano analisi nell’ambito di procedure di autocontrollo per le industrie alimentari

La Fondazione Mach, con i due centri CRI e CTT, è inclusa nell'Albo Laboratori del MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca), albo dei laboratori esterni pubblici e privati altamente qualificati, per attività, nello specifico, di “Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo della chimica, della biologia, delle scienze naturali e dell'ingegneria”.

La FEM rientra in tale Albo, di cui all’art. 14 del D.M. n. 593 dell’08.08.2000, con Decreto Direttoriale n. 1497/Ric. del 30 dicembre 2008” (GU n. 23 del 20.01.2009).
(vedi internet: MIUR, Ricerca Scientifica, FAR-sostegno alla ricerca industriale, Albo dei laboratori, Regione Trentino Alto Adige)
Il Decreto Ministeriale n. 593 dell’ 08.08.2000, di cui a seguire uno stralci dall’Articolo 2, esplicita come piccole e medie imprese che intendano avviare progetti di ricerca con laboratori citati nel suddetto elenco possano avvalersi di specifici finanziamenti, ne illustra il contesto, l’entità del contributo e le modalità per ottenerlo.
Articolo 2
(ambito operativo)
1. Ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 297/99, il MURST interviene a sostegno dell’attività di ricerca industriale definita come: "la ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, utili per la messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi o servizi o per conseguire un notevole miglioramento dei prodotti, processi produttivi o servizi esistenti".

2. L’intervento di sostegno può estendersi anche a non preponderanti attività di sviluppo precompetitivo consistenti nella concretizzazione dei risultati delle attività di ricerca industriale in un piano, un progetto o un disegno relativo a prodotti, processi produttivi o servizi nuovi, modificati, migliorati, siano essi destinati alla vendita o all’utilizzazione, compresa la creazione di un primo prototipo non idoneo a fini commerciali.