Cittadini con la scienza

Cittadini con la scienza

Ricognizione della cimice asiatica - Halymorpha halys

La cimice asiatica, Halymorpha halys è una specie aliena invasiva originaria dell’Asia orientale che, in anni recenti, ha raggiunto anche buona parte delle regioni italiane e di molti stati europei. La si può riconoscere per l'inequivocabile colore marmorizzato tendente al marrone, che la distingue dalla cimice verde, unica specie presente in Italia fino a poco meno di dieci anni fa. 

La cimice asiatica non ha preferenze alimentari specifiche, ragion per cui moltissime sono le specie erbacee ed arboree, sia coltivate che spontanee, ad esserne minacciate. Tra le principali colture interessate dal problema della cimice asiatica vi sono melo, pero, ciliegio, pesco, susino, actinidia, olivo, vite, piccoli frutti, mais, soia, girasole, pomodoro, peperone, melanzana, fagiolo, pisello. Sfruttando la protuberanza presente nei pressi dell'apparato boccale (rostro) questo insetto si nutre succhiando la polpa e la linfa di frutta, verdura e bacche determinandone la deformazione dei tessuti o portando alla necrosi delle cellule raggiunte dagli enzimi salivari e la conseguente perdita del raccolto. Essendo diffusa su una vasta varietà di colture, l’attività di monitoraggio richiede un particolare sforzo rispetto a quanto richiesto per insetti che interessano solo una singola coltura.

Non va infine trascurato che la cimice è fonte di fastidio per le persone, vista la sua abitudine di trascorrere l’inverno al riparo negli edifici e di emettere sostanze maleodoranti.

Dal 2016 la Fondazione Mach, in collaborazione con l'Ufficio fitosanitario della Provincia Autonoma di Trento, conduce un monitoraggio capillare per individuare le zone in cui la cimice é presente. All’inizio del 2019 ricercatori e tecnici FEM in collaborazione con il Centro universitario Agricoltura Alimenti e Ambiente hanno avviato un tavolo di coordinamento di tutte le attività di ricerca e sperimentazione in corso sulla tematica.

Grazie al lavoro di monitoraggio condotto è stato possibile rilevare per la prima volta la presenza sul territorio trentino delle due specie esotiche Trissolcus japonicus, la cosiddetta microvespa samurai, e Trissolcus mitsukurii che in Asia sono i due principali antagonisti naturali della cimice. Essi sono probabilmente arrivati in Europa in maniera accidentale, seguendo le stesse rotte di invasione del loro ospite. La loro presenza sul nostro territorio ha aperto prospettive importanti per un controllo sostenibile ed integrato della cimice asiatica nei nostri ambienti in cui la lotta biologica classica costituisca il metodo più efficace e duraturo.

Ad oggi, grazie alla campagna di raccolta che ha coinvolto la popolazione della provincia di Trento, abbiamo raccolto oltre 18.000 cimici. Vedi QUI il dato aggiornato in tempo reale.  Intanto da qualche settimana, nell’ambito dello specifico progetto per la lotta biologica SWAT, finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, è partito l’allevamento del Trissolcus japonicus (meglio nota come vespa samurai) specializzato nel parassitizzare le uova di cimice.

Video

 

Comunicati stampa

https://www.fmach.it/Comunicazione/Ufficio-stampa/Comunicati-Stampa/Vespa-samurai-iniziato-l-allevamento-in-FEM-tra-un-mese-i-lanci-in-campo

https://www.fmach.it/Comunicazione/Ufficio-stampa/Comunicati-Stampa/Via-libera-alla-vespa-samurai-dalla-Conferenza-Stato-Regioni-a-giugno-iniziano-i-lanci-della-FEM-intanto-e-partita-la-campagna-fitosanitaria

https://www.fmach.it/Comunicazione/Ufficio-stampa/Comunicati-Stampa/Appello-FEM-ai-cittadini-cerchiamo-cimici-asiatiche-vive-per-riprodurre-le-vespe-samurai

A.albopictus1

Ricognizione della zanzara - Aedes

Aedes albopictus, conosciuta come “zanzara tigre” è una specie di origine asiatica arrivata in Italia nel 1990. Anche se di origine tropicale, questa zanzara è in grado di superare le rigide stagioni invernali dell’Italia settentrionale grazie alla capacità di produrre uova resistenti alle basse temperature ed al disseccamento.

In poco tempo la zanzara tigre si è fortemente radicata sul territorio di varie regioni entrando in competizione con la zanzara comune e nel corso degli anni l’ha superata in abbondanza, specialmente nelle zone urbane. A partire dall’estate 2001 la zanzara tigre ha avuto una progressiva e rapida espansione in Trentino, conquistando via via nuove zone e arrivando nel 2008 nella città di Trento.

I cambiamenti climatici in atto stanno favorendo la sua espansione creando nuove zone favorevoli al suo insediamento. Per questo motivo, la Fondazione Edmund Mach ne sta monitorando la diffusione in provincia di Trento al fine di quantificare l’infestazione e per individuare precocemente eventuali focolai di altre specie di zanzare invasive creando una utile mappa di presenza/distribuzione. 

Approfondimenti

https://www.fmach.it/CRI/progetti/attivi/Segnala-la-Zanzara-Tigre

Comunicati stampa

https://www.fmach.it/Comunicazione/Ufficio-stampa/Comunicati-Stampa/12-mila-femmine-samurai-pronte-per-entrare-in-40-siti-trentini-parte-in-campo-la-grande-lotta-alla-cimice-asiatica

https://www.fmach.it/Comunicazione/Ufficio-stampa/Comunicati-Stampa/Zanzara-tigre-e-coreana-al-via-i-monitoraggi-FEM.-L-appello-Cittadini-fotografate-e-inviateci-le-immagini-per-le-mappe-di-distribuzione

I cittadini possono collaborare in prima persona a questo grande progetto di ricognizione!

Sarà sufficiente fotografare le cimici ed inviare il materiale alla Fondazione Edmund Mach attraverso l'installazione della app per smartphone Bugmap, scaricabile gratuitamente dal Google playstore o da App store .

MAGGIORI INFORMAZIONI:

application/pdf
bugmap Application/pdf - (1,17 MB)

CREDITS. Le iniziative di citizen science ed i video pubblicati in questa pagina sono stati realizzati con il contributo del progetto E-STaR nell’ambito del bando PAT “I comunicatori STAR della scienza”.