Giovanni Gius: "L'Istituto Agrario sta facendo tutto il possibile perché in questo settore e per queste problematiche non intende né rallentare n...
Grande partecipazione alla Conferenza di Informazione sugli "scopazzi del melo" (Apple Proliferation)
Venerdì, 19 Marzo 2004
L'impegno della Giunta provinciale per il 2004: semplificazione burocratica e velocizzazione dell'erogazione del finanziamento
Grande partecipazione stamane all'Istituto Agrario per la "Conferenza di informazione" sugli "scopazzi del melo".
L'incontro tecnico, promosso dall'Istituto Agrario e dall'Assessorato all'Agricoltura, Commercio e Turismo della Provincia autonoma di Trento per dare una informazione univoca e chiara a tutti coloro che sono in qualche modo interessati dalla patologia dell'"Apple Proliferation", ha chiamato a raccolta presidenti e direttori delle cooperative frutticole trentine, delle organizzazioni dei produttori, i loro consigli di amministrazione, nonché i rappresentanti dei sindacati agricoli, per un totale di circa trecento "addetti ai lavori".
Nel corso della mattinata tecnica, moderata dal direttore generale, Alessandro Dini, l'Istituto Agrario ha illustrato lo stato dell'arte e le conseguenti indicazioni tecnico-operative volte a contenere l'ulteriore espandersi della malattia.
"La giornata di oggi fa seguito ad una analoga realizzata alla fine di ottobre del 2001 e come allora, anche oggi si sono svolte più riunioni tra Istituto, Assessorato e Associazione dei produttori per assumere una linea tecnica unica nei confronti dell'epidemia" ha detto il presidente dell'Istituto Agrario, Giovanni Gius.
L'Istituto ha formulato un documento unitario che è stato presentato al tavolo verde, alle associazioni dei produttori e alle organizzazioni professionali in cui vengono indicate, dal punto di vista tecnico, le linee di indirizzo per cercare di far fronte all'epidemia. Da due anni, inoltre, sta operando un gruppo di lavoro, dodici persone fra tecnici e ricercatori, in collaborazione con l'Università di Udine e con due centri di ricerca della Germania, anche in attuazione di uno specifico progetto a suo tempo adeguatamente finanziato dalla Provincia.
"I dati del monitoraggio indicano che l'epidemia non rallenta -ha aggiunto Gius-. Nuove conoscenze scientifiche sono state acquisite, ma purtroppo non è stato ancora trovato un rimedio specifico per combattere la malattia.
I tempi della ricerca non corrono di pari passo con l'urgenza dei produttori; la sperimentazione ha bisogno di periodi più lunghi e di continue verifiche, ma vi assicuro che l'Istituto, in questo settore e per queste problematiche non intende né rallentare né risparmiare risorse".
E' doveroso evidenziare che, a livello di ricerca di base, i fitoplasmi - fra cui rientrano anche gli scopazzi del melo- sono poco studiati e ne consegue quindi che non è possibile far tesoro dell'esperienza altrui.
L'assessore provinciale all'agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini, parlando del sostegno dell'economia delle aziende, ha spiegato che nel 2004, in accordo con il tavolo verde, si promuoveranno una serie di misure all'insegna della semplificazione burocratica e della velocizzazione dell'erogazione del finanziamento. Un primo accorgimento consiste nell'organizzare la presentazione delle domande di finanziamento tramite le cooperative frutticole, analogamente a quanto già avviene per gli incentivi sui rinnovi; questo al fine di ridurre in maniera significativa il numero degli interlocutori nei confronti dell'amministrazione provinciale, rappresentati dalle cooperative alle quali si aggiungono i produttori non associati.
"Un ulteriore sforzo di semplificazione - ha aggiunto Mellarini- sarà quello di eliminare, nella deliberazione della Giunta provinciale, che definisce le modalità dell'intervento , tutti gli elementi condizionanti l'intervento stesso e difficilmente controllabili, limitandosi a individuare una superficie minima per l'ammissibilità . La stessa entità dell'intervento non sarà riconducibile a cinque classi d'età dell'impianto, ma a due: superiore o inferiore a 15 anni. Verrà confermata la decisione di non intervenire sull'estirpazione delle piante singole che andranno comunque segnalate per concorrere al raggiungimento della soglia del 20 per cento raggiunta la quale si attiva il requisito per il finanziamento dell'estirpazione totale".
Dopo i dati sul monitoraggio Maria B.Venturelli e Claudio Ioriatti dell'Istituto Agrario hanno illustrato le tre linee direttrici individuate per far fronte all'epidemia, vale a dire il materiale vivaistico, l'eliminazione delle fonti di inoculo (ovvero le estirpazioni) e la lotta ai vettori.
Mauro Fezzi, dirigente generale del Dipartimento Agricoltura e Alimentazione della Provincia autonoma di Trento, ha fornito indicazioni circa le provvidenze elargite dalla Provincia negli anni 2002-2003 nonché informazioni circa i possibili interventi di carattere finanziario per l'anno corrente. Particolare attenzione ha suscitato l'opportunità o meno di prevedere l'estirpazione obbligatoria dei frutteti colpiti dall'epidemia.
Da segnalare infine, l'intervento di Ennio Magnani, presidente di Apot, il quale ha spiegato che l'associazione è disponibile a collaborare con l'Assessorato nella gestione del processo di rimborso ed eventualmente di anticipo dei contributi stabiliti dalla Provincia. .
Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento
S.Michele all'Adige, lunedì 2 febbraio 2004
Con cortese preghiera di pubblicazione e/ o diffusione
Ufficio stampa
Istituto Agrario